Sergio Taru
3/5
Campobasso 19/03/2017
ACLI CAMPOBASSO - RUGBY VESUVIO 20-27 (p.t. 20-3)
20 – 3 questo il risultato a fine primo tempo.
A questo punto i giocatori in campo chiedono all'allenatore di entrare in campo con i giocatori a disposizione e di dare lì al centro del campo le indicazioni che ritiene opportune.
La squadra mostra carattere e volontà, non vuole lasciare il campo è lì che sta subendo ed è li che vuole risorgere.
Poche parole e un po’ d’acqua per i giocatori che si stringono a cerchio. Sguardi più eloquenti di molte parole. Mani strette a pugno il Rugby Vesuvio non ci sta, non così. Si ricomincia.
Entra in campo La Squadra.
Al fischio d’inizio il Vesuvio reagisce, duro nei placcaggi, incisivo nelle ruck, incontenibile nei carrettini chilometrici da touche, nei palloni forniti precisi e veloci alla linea d’attacco. Costringe l’avversario nella sua metà campo da cui esce sporadicamente solo con profondi calci a sondare la solidità della difesa.
La partita non è spettacolare ma è avvincente, è ciò di più vicino alla guerra di trincea, si lotta su ogni pallone, si accendono piccole battaglie sui punti d’incontro, la pressione sugli avversari li costringe a calciare, ma la copertura della profondità è precisa, ali ed estremo con mark e precisi calci di spostamento ci riportano nella metà campo avversaria.
La touche comincia a funzionare e un passo dopo l’altro mettiamo gli avversari nella condizione di commettere falli per evitare la segnatura che però arriva puntualmente. L’arbitro li punisce con una meta di punizione e poi con un secondo cartellino giallo. 20 - 10
Il Campobasso non è più così incisivo i placcaggi sono meno precisi e continua a subire la pressione dei vesuviani che ne approfittano e su maul avanzante segnano un’altra meta. 20 – 17
I visi sono tesi c’è voglia di dimostrare a compagni ed avversari di essere padroni del campo e della partita. L’avversario non molla tiene il campo, cede pochi metri alla volta ma tanto basta ai vesuviani che impegnano sulla ferrea volontà di avanzare la difesa, tutti danno il proprio apporto persino i ¾ e su un pick and go insistito il Vesuvio segna la terza meta, quella del sorpasso. 20 – 22
Stanchi ma non sazi i vesuviani non mollano, insistono, spingono, soffrono, ma avanzano e giocano due veloci palloni alla mano che li riportano prima nella metà campo avversaria e poi in meta l’ultima della partita. 20 – 27.
Triplice fischio liberatorio.
Si segnala un ottimo arbitraggio, puntuale e chiaro in una partita non semplice.
Terzo tempo magistrale.
Al termine della partita qualcuno ha chiesto un bis al trombettiere sconosciuto sugli spalti che come Paganini però non si è prestato.